
Punto di partenza per analizzare come gli antropologi abbiano operato per conto dei Servizi Segreti del tempo, è stato l’analisi del diario di viaggio dell’esploratore e geografo tedesco Otto Schulz-Kampfhenkel intitolato Il Mistero dell’Inferno della Foresta Vergine. Un libro mai tradotto in italiano e pubblicato in Germania nel 1938, in cui si descrive la spedizione condotta in Amazzonia, tra il 1935 e il 1937, per volontà delle autorità naziste.
Un testo importante quest’ultimo, poiché rappresenta, insieme al libro di Ernst Schäfer Tibet Misterioso, uno studio su quelle che, ad oggi, vengono considerate le principali spedizioni tedesche nel campo delle Scienze Umane, al di fuori del proclamato Lebensraum germanico. Spedizioni sempre patrocinate dal Terzo Reich, ma che non erano assolutamente destinate alla ricerca di uno “Spazio Vitale” per il Volk di lingua tedesca, né rientravano nel desiderio di realizzare aree geografiche nelle quali esportare l’ideologia nazionalsocialista.